Carta del Servizio
COOPERATIVA SOCIALE C.A.S.A.L.I.G.HA
IL CENTRO PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
1. PRESENTAZIONE
La carta dei servizi è uno strumento che consente al cittadino nonché agli enti appaltatori e fornitori, di poter acquisire tutte le informazioni utili per una scelta libera e consapevole della struttura e dei servizi ritenuti più idonei alle proprie necessità socio sanitarie. È documento che definisce anche regole e comportamenti, impegni e doveri reciproci e che, pertanto, diventa indice di qualità del servizio a tutela e garanzia di ogni cittadino / utente.
La Cooperativa C.A.S.A.L.I.G.HA, da anni impegnata alla realizzazione di un modello
organizzativo che sappia coniugare qualità delle prestazioni con una sempre più spiccata attenzione alla persona, attraverso questa carta dei servizi intende appunto contribuire al raggiungimento di tale obiettivo.
La Carta dei servizi è stata formulata al fine di consentire a tutti una visione chiara e rapida dei servizi che la cooperativa si impegna ad erogare. Il tema della carta si inserisce in campo sociale con la legge quadro n.328/00; nell’art. 13 si stabilisce infatti che i servizi pubblici e le organizzazioni del 3° settore devono predisporre la carta dei servizi.
1.1 La Struttura e gli Ambienti
La struttura è collocata in una zona semi-centrale della città, nel quartiere storico Città Giardino di Terni, in un edificio ristrutturato degli anni '30 e comprende:
Spazi per la residenzialità : 4 stanze con 2 posti letto e 2 singole;
Spazi per la preparazione e il consumo dei pasti: una cucina, un ampio soggiorno ed una saletta;
Ambulatori per le attività cliniche: mediche, psicoterapiche e nutrizionali
Palestra per la le attività a mediazione corporea
Spazi per le attività espressivo-terapeutiche di gruppo
Biblioteca/sala lettura
Spazi esteri: giardino, grande terrazzo e veranda.
Per alcune attività espressive e laboratoriali si prevede anche lo spostamento presso spazi esterni che possono mettere a disposizione setting appositamente dedicati.
La collocazione del quartiere Città Giardino consente di raggiungere facilmente il centro della città, spazi verdi (parco delle Grazie e la Passeggiata), centri culturali come ad esempio il CAOS - Centro Arti Opificio Siri, dedicato all’arte moderna e contemporanea, non solo come centro di esposizione, ma anche come laboratorio di produzione artistica, nell’ambito della musica, del cinema, del teatro, della fotografia, ecc., e di integrarsi facilmente anche nella vita della città.
1.2 Missione
Il Centro per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare “Città Giardino” nasce per offrire trattamenti terapeutico-riabilitativi per la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare, in coerenza con le Linee Guida di riferimento nazionali e internazionali, basati su evidenze scientifiche, buone pratiche e aggiornamento clinico continuo. I disturbi dell'alimentazione sono uno dei problemi di salute più comuni nei giovani, soprattutto nelle ragazze, nel nostro Paese come in tutti i Paesi occidentali. Nella popolazione generale di età maggiore di 18 anni e di sesso femminile sono stimati tassi di prevalenza lifetime dello 0,9% per l'anoressia nervosa, dell'1,5% per la bulimia nervosa e del 3,5% per il BED.
L'incidenza dell'anoressia nervosa è stimata essere di almeno 8 nuovi casi per 100.000 donne in un anno, mentre quella della bulimia nervosa è di almeno 12 nuovi casi per 100.000 donne in un anno. Negli studi condotti su popolazioni cliniche, i maschi rappresentano tra il 5% e il 10% dei casi di anoressia nervosa, tra il 10% e il 15% dei casi di bulimia nervosa e tra il 30% e il 40% dei casi di BED.
Da tali dati ne consegue che i disturbi del comportamento alimentare (DCA) costituiscono oggi un problema di salute pubblica di notevole interesse, accanto ai quadri cosiddetti puri come l'anoressia mentale, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata, sono comparsi disturbi alimentari maschili e i disturbi infantili con forme, purtroppo, estremamente severe e difficili da trattare.
Di conseguenza, i professionisti del settore sono chiamati da un lato a dare una risposta rapida che eviti la cronicizzazione della patologia, e quindi c'è l'esigenza di identificare il più precocemente possibile l’insorgenza del DCA e, dall'altro, di favorire la presa in carico del paziente da parte di un servizio specializzato garantendo il passaggio ai vari livelli di trattamento per arrivare alla guarigione.
La diffusione del DCA e la multifattorialità degli elementi eziologici e di mantenimento della malattia confermano la necessità di promuovere livelli di intervento diversificati e integrati.
Il servizio è dedicato a persone che vogliono intraprendere una valutazione diagnostica e/o un trattamento di cura nell’ambito dei Disturbi del Comportamento Alimentare.
L’approccio di cura si fonda su un Progetto Terapeutico Individuale basato su:
Integrazione dei trattamenti e visione integrata della persona: in nessuna altra malattia come nei disturbi del comportamento alimentare la sofferenza soggettiva è espressa nel disagio del corpo: l'interconnessione profonda che lega mente e corpo mette al centro dei trattamenti l'intervento integrato intendendo con questo non solo la sommatoria di diverse attività cliniche e riabilitative ma una visione della persona unitaria nel suo stare al mondo e del suo esprimersi.
Centralità dell'utente: al centro di ogni intervento viene considerato il paziente quale soggetto attivo del suo percorso terapeutico-riabilitativo. Centralità del paziente vuol dire anche dare rilevanza al processo motivazionale, considerare tutti gli aspetti che possono entrare in gioco nell'ambivalenza verso il cambiamento e trattarli all'interno di una relazione terapeutica orientata alla co-responsabilità.
Coinvolgimento della famiglia: lo stile d'intervento del Centro si caratterizza per il ruolo centrale assegnato alla famiglia all'interno del percorso terapeutico, soprattutto se rivolto ad adolescenti o giovani adulti. Il nostro approccio si basa sulla collaborazione con la famiglia per comprendere le origini del disturbo del Comportamento Alimentare e per affrontare le difficoltà evolutive che ne derivano.
Rapporti con i servizi invianti: il trattamento all'interno del Centro è, nella maggior parte dei casi, parte di un percorso di cura più ampio che ha avuto inizio prima dell'ingresso in Struttura e che proseguirà al rientro del paziente nella comunità di appartenenza nei modi e nei tempi necessari ai bisogni di continuità terapeutica di ciascun paziente. Per questo l'équipe clinica mantiene un contatto periodico con il Servizio inviante durante tutte le fasi del percorso terapeutico.
Lavoro d’équipe: “L’èquipe è la garanzia che ci sia pensiero nell’istituzione, che quest’ultima non sia solo una macchina disanimata che fornisce prestazioni. E il pensiero è la cura.” (Francesco Stoppa, 2006)
Cura del clima emotivo: il Centro è un luogo dedicato alla cura ma è prima di tutto un luogo di vita: per questo riteniamo importante che trasmetta senso di sicurezza e di accoglienza, che infonda un vissuto di familiarità per far sì che, pur nella provvisorietà della nuova vita comunitaria, soprattutto le giovani pazienti non siano disorientate da un sentimento di estraneità e imprevedibilità dell’ambiente circostante.
Rete con il territorio: la struttura si colloca all’interno di una concezione di intervento sostanzialmente partecipato. Tutti i soggetti coinvolti mettono in gioco utili parzialità, sviluppando la disponibilità a creare nodi, produrre connessioni e scambi reciproci.
1.3 A chi è rivolto
Tipologia ambiti di intervento |
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Criteri di esclusione |
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1.4 I principi operativi
- Eguaglianza dei diritti degli utenti
La Comunità si impegna a garantire parità di condizioni di fruizione e uguaglianza di trattamento nell’erogazione dei servizi verso tutti gli utenti, senza distinzione di sesso, razza, religioni, lingua, opinioni politiche e il divieto di ogni ingiustificata discriminazione.
- Imparzialità dei soggetti erogatori
La Comunità si attiene ai principi di obiettività, neutralità e imparzialità nei comportamenti verso tutti i propri utenti.
- Continuità del servizio erogato
La Comunità si impegna a garantire la continuità e la regolarità di erogazione dei servizi ai propri utenti.
- Partecipazione degli utenti
La Comunità si impegna ad assicurare e favorire la partecipazione attiva ed il coinvolgimento dell’utente alla prestazione del servizio attraverso la possibilità di presentare reclami, osservazioni,
segnalazioni e suggerimenti volti al conseguimento di una migliore gestione ed erogazione delle prestazioni.
- Efficienza ed Efficacia del servizio
La Comunità persegue l’obiettivo del miglioramento continuo nell’erogazione dei servizi e nella gestione delle risorse in termini di efficienza, efficacia e qualità, adottando le soluzioni gestionali, organizzative, procedurali e tecnologiche ritenute più funzionali allo scopo.
2. IL PROGRAMMA TERAPEUTICO-RIABILITATIVO
2.1 Metodologia – Approccio multidisciplinare integrato
Il programma terapeutico riabilitativo attuato dall'équipe del Centro recepisce quanto la comunità scientifica di settore, attraverso un'ampia letteratura e le Linee guida (internazionali, nazionali e regionali), indica come trattamento di elezione nella cura dei DCA, ovvero un approccio multidimensionale, multidisciplinare e multi-professionale integrato che mette in campo la collaborazione di specialisti diversi: medico, nutrizionista/dietista, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, educatore, educatore di laboratorio.
2.2 Il progetto terapeutico e riabilitativo individualizzato
E’ il complesso degli interventi medici, psicoterapici, nutrizionale, educativi che, a partire dalla singolarità della condizione del paziente, concorrono alla costruzione del suo percorso di cura.
2.3 Le attività
- Diagnostico - valutativo: inquadramento diagnostico integrato al momento dell’accesso al Centro (medico nutrizionista, psichiatra, psicologo esperto in psicodiagnostica e psicoterapeuta familiare);
- Attività di psicoterapia: Psicoterapia individuale (psicoterapeuti ad orientamento analitico e sistemico), Gruppi psicoterapeutici ad orientamento analitico, Psicoterapia familiare (psicoterapeuti sistemico-relazionali), test diagnostici;
- Attività Clinico – mediche: Controlli medici settimanali per la gestione delle complicanze organiche dei DCA, Bioimpedenziometria (dietista), farmacoterapia, visita psichiatrica
- Riabilitazione nutrizionale (dietista): visita nutrizionale individuale settimanale, Gruppi psico-nutrizionali (dietista), pasti assistiti (colazione, pranzo, cena, spuntino e merenda), laboratorio nutrizionale
- Attività terapeutico-espressive (psicologo, educatore, tecnico abilità motoria adattata); lab. Ceramica, lab. Orto, lab. delle emozioni, lab. Creativo, lab. Motorio, lab. di teatro
3. LA PRESA IN CARICO
3.1 Modalita’ di accesso e prenotazione
L’accesso al servizio può essere attivato attraverso due modalità:
Direttamente dal paziente/famigliare/tutor
- La prenotazione per accedere ad una valutazione iniziale dell’équipe (assessement diagnostico) può essere effettuata direttamente dalla paziente o, se minorenne, da parte di un familiare con un appuntamento telefonico dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00. Un operatore addetto curerà la richiesta, darà informazioni sull’organizzazione del Centro e ricontatterà le persone interessate per l'organizzazione della visita. L'assessment diagnostico prevede il pagamento di un ticket a carico dell'utente.
Attraverso i servizi di salute mentale per adulti e per minori
- I servizi di salute mentale possono segnalare o inviare pazienti che necessitano di un trattamento in comunità con o senza necessità di approfondire la valutazione iniziale.
3.2 Avvio trattamento
L’inizio del trattamento avviene o previo autorizzazione del servizio Asl di appartenenza o attraverso stipula di contratto privato. L’ingresso in struttura potrà essere preceduto da vari incontri tra i terapeuti, la paziente e i suoi familiari, finalizzati al consolidamento della motivazione al trattamento e a preparare l’accoglienza. L’inizio del trattamento è preceduto dalla firma di un contratto terapeutico e regolamento della struttura.
3.3 Tipologia di trattamento
Il percorso residenziale
Prevede una permanenza continuativa in Comunità per almeno 3 mesi. L’equipe sulla base dell’andamento del progetto terapeutico concorda periodici rientri a casa per il fine settimana importanti per comprendere le difficoltà individuali e della famiglia nella gestione autonoma delle problematiche annesse al disturbo.
Il percorso semiresidenziale
Prevede una permanenza caratterizzata da diversa intensità settimanale e differenti ore giornaliere. Può essere della durata di 12 ore con 5 pasti assistiti (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena) o di 8 ore con 3 pasti assistiti (2 pasti principali -pranzo e cena- o spuntino o merenda) o di 6 ore con 2 pasti assistiti (un pranzo principale-pranzo o cena- e uno secondario). Il programma terapeutico garantisce attività mediche, psicoterapiche, nutrizionali e laboratoriali settimanali a seconda dei giorni di frequenza.
4. IL SISTEMA DELLE ATTIVITÀ
4.1 Principi organizzativi
La sofferenza soggettiva espressa nel disagio del corpo, come è nei DCA, richiede un trattamento complesso con l'integrazione di più saperi e di diverse pratiche: il trattamento nutrizionale, il trattamento psicoterapico individuale, di gruppo e familiare, e quello sul corpo.
L’approccio integrato prevede una pluralità di attività di carattere medico, nutrizionale, psicoterapico, psicologico, di mediazione corporea, espressivo che concorrono alla cura del disturbo del Comportamento Alimentare.
Pensiamo tali attività come sistema perché assumiamo come variabile chiave, per l'efficacia nel processo terapeutico, la loro effettiva armonizzazione e relazione coerente e l'ancoraggio a premesse teoriche comuni.
Le diverse attività che si svolgono durante la settimana e nell’arco della giornata, sono organizzate in modo da integrare i diversi livelli d’intervento degli operatori tenendo conto delle diverse condizioni fisiche e psicologiche delle pazienti.
5. IL SISTEMA CURANTE
La scelta di parlare di “sistema curante” più che di singole specificità professionali (ugualmente importanti ma non esaurienti in un contesto terapeutico comunitario) sta nell’adesione del presente servizio ad un ottica allargata per cui ogni elemento, momento, processo, contesto presenti all’interno della comunità terapeutica è considerato parte della cura, funzionalmente collegato cioè ad un “pensiero clinico” di fondo. Non solo dunque professionisti che si prendono cura e curano i loro utenti, ma un’organizzazione stessa che, attraversata costantemente da un elevato grado di riflessività e monitoraggio, possa prendersi cura e curare i soggetti che ad essa si rivolgono.
In altre parole, non è sufficiente la disponibilità, l’empatia, la professionalità dei singoli operatori, ma occorre che vi sia sempre all’orizzonte una cornice in grado di “(..) integrare diverse abilità individuali, di metabolizzare gli avvenimenti, di contenere efficacemente i momenti critici, conservando la capacità di muoversi come un collettivo e non come una semplice sommatoria di operatori, sia pur bravi”. (C.Kaneclin,A.Orsenigo, 1992). Solo in tal modo l’atto dell’operatore potrà porsi come un atto orientato (Cosenza, 2001), non legato cioè all’arbitrio del singolo, ma frutto di una logica unitaria di funzionamento, di un orientamento comune a tutta l’équipe di curanti.
L'équipe clinica multidisciplinare è costituita da:
Medico, psicoterapeuti, psichiatra, psicoterapeuti, dietisti/nutrizionisti, educatori;
Direzione Sanitaria: dott.ssa Maria Rita serva
Coordinatore Clinico: dott.ssa Lorella Panarese
6. GLI IMPEGNI
6.1 Diritti dell'utente
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Diritto alla salute attraverso interventi finalizzati al raggiungimento di uno stato di benessere fisico, psichico e sociale;
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Diritto ad essere informato in modo chiaro ed esaustivo sulla diagnosi, sui trattamenti, le aspettative, le eventuali alternative e le conseguenze delle scelte operate;
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Diritto al consenso personale relativamente al progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato. Il consenso deve essere espresso in modo libero, consapevole e formalizzato al momento dell'inserimento attraverso la firma di un contratto terapeutico e di un regolamento interno;
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Diritto alla Carta del Servizio affinché venga garantito un efficace sistema di informazione sulle caratteristiche e prestazioni erogate dal Centro;
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Diritto al miglior trattamento possibile in relazione alle conoscenze scientifiche ed alle risorse previste dalle linee guida sui DCA;
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Diritto alla cittadinanza attraverso l'accesso a tutti i servizi essenziali necessari per promuovere il benessere e l'integrazione sociale.
6.2 Doveri dell'utente
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Rispetto del progetto terapeutico-riabilitativo attraverso un atteggiamento collaborativo nei confronti dell'équipe del Centro e delle iniziative che fanno parte del percorso comunitario;
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Rispetto del regolamento sottoscritto al momento dell'inserimento;
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Rispetto della privacy in qualunque contesto o situazione;
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Rispetto delle norme per una buona e civile convivenza attraverso un comportamento responsabile, rispettoso delle persone, degli spazi e degli oggetti.
6.3 Qualità e soddisfazione del cliente
IL Centro terapeutico-riabilitativo per il trattamento dei DCA Citta' Giardino riconosce come suo impegno prioritario la costante verifica dell'adeguatezza delle prestazioni offerte ed il miglioramento degli standard qualitativi delle stesse: a questo fine si avvale anche della collaborazione degli Utenti ai suoi servizi.
Un questionario di soddisfazione sarà consegnato a tutti i pazienti o ai loro familiari a conclusione del percorso fatto al Centro.
6.4 Comunicazioni ed inoltro reclami
La Direzione del Centro riceve le osservazioni ed i reclami presentati, verifica le cause, esamina le motivazioni e stabilisce, se ritenute necessarie, le azioni opportune per la risoluzione del problema insieme al Responsabile Qualità. Di tale risoluzione viene poi data comunicazione scritta a chi ha presentato il reclamo.
Eventuali comunicazioni e/o reclami possono essere inoltrati per posta o e-mail.
6.5 La collaborazione con l’Associazione Federica Alessi
L’Associazione di volontariato Federica Alessi, nata nel 2006, ha svolto nel territorio di Terni e provincia un’importante attività di prevenzione, orientamento e sostegno nell’ambito dei DCA ed ha organizzato convegni sul tema coinvolgendo istituzioni, servizi, familiari ed esperti. Da sempre impegnata a promuovere nel territorio della Asl Umbria2 lo sviluppo di servizi per le persone con DCA e per le loro famiglie, è stato un interlocutore privilegiato per la Comunità Città Giardino nel momento della sua apertura. Si è mantenuto un confronto costante per approfondire temi legati alla rete dei servizi del territorio, all’integrazione e all’evoluzione dei bisogni di cura dei pazienti e delle loro famiglie per migliorare la capacità di risposta complessiva degli interventi.
7.TARIFFE
Tariffe ricovero
RESIDENZIALE |
210 euro |
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SEMIRESIDENZIALE |
12 ore |
130 euro |
8 ore |
90 euro |
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6 ore |
80 euro |
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4 ore |
50 euro |
Più IVA 5%.
RESIDENZIALE Usl Umbria 2 |
200 euro |
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SEMIRESIDENZIALE Usl Umbria 2 |
12 ore |
130 euro |
8 ore |
90 euro |
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6 ore |
80 euro |
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4 ore |
50 euro |
Più IVA 5%.
8. INDICATORI
Numero richieste trattamento |
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% pazienti elegibili |
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% ricoveri su totale richieste |
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% pazienti che hanno concluso il trattamento |
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Numero famiglie coinvolte |
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Numero giorni media permanenza |
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Rapporto pazienti minorenni/maggiorenni |
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% BMI migliorati |
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% miglioramento rilevato attraverso test psicodiagnostici |
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Miglioramento esami ematici |
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Tempo di attesa (media n°giorni) tra richiesta e prima visita |
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% pazienti ASL 2/non ASL 2 |
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% miglioramento Relazione sociale |
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% miglioramento nutrizione |
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% miglioramento Relazioni famigliari |
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% miglioramento percezione del se |
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